Basilica Di San Francesco Delle Stimatte\ 1796
CANINDÈ
CEARÁ\BRASIL
Canindé non è stata scelta perché facile di raggiungere o
perché molto conosciuta dai francescani. Ma perché è una città collocata in
mezzo alla po- vertà del Nordest brasiliano che ricorda molto da vicino lo
spirito delle origini francescane. Infatti,
tutto in Canindé gira attorno al Santuario di San France- sco delle Stimmate,
fondato nel 1775. Dopo Assisi è il santuario francescano più visitato al mondo: 2.500.000
circa pellegrini l'anno adesso piu. Il Capitolo delle Stuoie si è svolto prima
del "tempo for- te" del Santuario, che va dal giorno del “Grande
Perdono” (2 agosto) al giorno “dei Re” (6 gennaio) con la punta mas- sima nella
prima settimana d'ottobre.
Canindé appartiene all'Arcidiocesi di Fortaleza e ha 50.000
abitanti. Oltre ai Frati Minori della Provincia di San- t'Antonio, che danno
assistenza ai pel- legrini, ci sono in città una grande e vi- vace Fraternità
dell'OFS e un monaste-ro di Clarisse. Canindé è conosciuta nel Brasile come
il Santuario del perdono e della riconciliazione.
Basilica Di San Francesco Delle Stimatte
Lá Basilica si trova nella citta Caninde /
Regione del Ceará e l’Assisi brasiliana.
Canindé sorse nel secolo XVIII, dopo
la costruzione della cappella dedicata a San Francesco, per opera del
portoghese Francisco Xavier de Medeiros che era membro dell'Ordine Terziario di
San Francesco di Assisi. Molti miracoli furono attribuiti a San Francesco
durante la costruzione della cappella: come il fatto della costruzione
continuata anche nei forti periodi di siccità , oppure si tramanda che il
santo liberò dalla morte il costruttore ed un muratore vittime di incidenti sul
lavoro. La fama del santo miracoloso fece accorrere molte persone dai luoghi
più distanti in pellegrinaggio, per chiedere grazie.
Nel 1910, Frei Mathias da Ponteranica decise di
intraprendere la costruzione del tempio corrente, affidando quel
compito all'architetto italiano Antonio Mazzini.
I lavori erano iniziati nel 1910 e si
prolungarono fino al 1915, anno caratterizzato da una terribile
siccità .
In quell' anno il Santuario fu
benedetto ed aperto al pubblico , il 2 maggio, dal vicario di Canindé, Frei
Cirilo da Bergamo.
Il bellissimo tempio fu costruito a
forma di croce greca, le sue torri magnifiche con finestre gotiche arrivano
all'altezza di 32 metri e la cupola a 35 metri.
Sono di rilievo anche gli affreschi
del pittore Giorgio Kau.
Cartolina della città , la Basilica costituisce
il principale punto di turismo religioso in Canindé.
Nelle parole del poeta Otacilio di
Azevedo la cupola sorge dalla chiesa maestosa, come un vaso d' oro in
pieno spazio aperto, sembrando catalizzare intorno a sè una serie intera di
fenomeni mistici.
L'originale interno del tempio fu
costruito in squisito stile toscano. Alla fine del secolo scorso, gli
interventi iconoclasti soppressero l'antico clima sobrio e semplice dei primi
tempi. I pannelli squisiti del pittore Giorgio Kau, pur appartenendo al secolo
scorso, ancor oggi affascinano i pellegrini.
I cappuccini che hanno portato a termine un
ammirevole lavoro di arte sacra, andarono via da Canindé prima che vedessero il
santuario elevato per il Sumo Pontífice alla dignità di Basilica Minore, nel
1925.
La devozione a San Francesco, noto
come il santo povero, è tale che il Vaticano accordò alla Chiesa di Sao
Francisco di Canindé lo status di basilica, titolo concesso solo alle chiese
che sorgono lungo gli itinerari principali dei pellegrinaggi cristiani nel
mondo.
Nell' anno in cui i cappuccini
andarono via per raggiungere il Maranhao, con la fondazione della prelatura di
Grajaù, nel 1923, i frati dell'Ordine dei Francescani Minori si stabilirono in
questa parrocchia, arrivando da Bahia. Come i loro predecessori, intrapresero
una grande crociata spirituale e nelle semplici condizioni dell'interno del
Cearà continuano ancor oggi il loro lavoro.
Non vanno però dimenticati i nomi di
Frei Mathias da Ponteranica, Frei Teodoro, Frei Lucas Vonegut, Frei Policarpo
Cornelius e Frei Lucas Dolle.
All'inizio, gli ex voto di
ringraziamento ed altri oggetti riferiti alla grazia accordata dal santo furono
depositati nella Basilica . Ma l'accumularsi dei voti cominciò ad essere così
grande che fu costruito un locale annesso alla chiesa noto come "casa dei
miracoli."
Intorno a Canindé, considerata una
"città santuario" ruota l'economia, il turismo, la religione.
La città perderebbe il suo splendore senza la presenza del tempio e della
storia dei pellegrini. La prova dell'importanza della fede nel santo per la
città è la costruzione nel 2002 di una della più grandi statue sacre del
mondo, quella di San Francesco che misura più di 30 metri.
La Statua di Sao
Francisco das Chagas misura 30,25 metri.
E' posta nell' Alto do Moinho, il
quartiere più alto della città , e può essere visto da tutti coloro che si
avvicinano dalle città vicine.
E le visite stanno aumentando di anno
in anno. Si considera che durante il novenario (dal 24 settembre al 4 ottobre),
la città viene visitata da un milione e mezzo di fedeli.
La devozione a San Francesco cominciò
250 anni fa. Furono i francescani cappuccini che hanno cominciato questa
devozione nel1758.
Questo sacrario francescano è il più
grande dopo Assisi. Ogni anno viene più di un milione di pellegrini per la
festa. I pellegrini arrivano principalmente dagli stati Cearà, Piauì, Maranhao,
Parà Rio Grande do Norte, Sergipe, Bahia e Tocantins.
Tradizionalmente, la festa si svolge
dal 24 settembre al 4 ottobre, quest' ultimo giorno dedicato al
santo.
Alle 4 della mattina si innalzano le
bandiere del Brasile, del distretto Municipale, la bandiera di San Francesco e
le 18 bandiere dei patroni di ogni quartiere.
In seguito ci sarà la
celebrazione della messa di apertura delle festività nella Basilica di
San Francesco.
Durante la Festa, la parrocchia di
Canindé celebra messe ogni ora nella sua Basilica, nella Chiesa di Cristo Re
(Igreja do Monte) e nella Chiesa di Nossa Senhora das Dores. Ancora, durante il
giorno, confessioni, processioni e battesimi.
Una celebrazione molto gradita ai
seguaci della cultura Nordestina, molto forte in Canindé, sono le offerte
votive: oggetti fatti in legno che rappresentano piedi, gambe, mani, ecc. Sono
la richiesta di guarigione che i fedeli fanno al santo. La notte del 13
ottobre, alle ore 23, è celebrata dall'arcivescovo l'ultima messa della
festa.
La chiusura avviene il 14 ottobre con
la tradizionale processione di San Francesco per le strade principali della
città .
La festa di San Francesco di Canindé
raggruppa le classi sociali più diverse. Sono vaste onde umane che fluiscono,
per presenziare ai festeggiamenti del grande Santo dei miracoli. E' una strana
flora costellata da emozioni frutto della semplice anima popolare.
Denominazione
Canindés era il nome dei membri di
una tribù che aveva occupato la regione e condotta qui dal cacicco (capo)
Canindé. Etimologicamente, tre versioni esistono per il nome: il "Suo
seno", il "Suo letto" ed il "Suo manto."
1764 - Origini della città
Nel 1764, il luogo era già
occupato e diviso in latifondi, la popolazione si dedicava all'allevamento
bovino e all'agricoltura.
1796 - La prima cappella
Nell'anno 1775, il portoghese,
Francisco Xavier di Medeiros, riconosciuto storicamente come fondatore della
città ai margini del Rio Canindé cominciò la costruzione della cappella
dedicata a Sao Francisco das Chagas, contando sull'aiuto degli abitanti locali.
Ma la siccità che si verificò nell'anno 1777 causò l'interruzione dei lavori.
Solamente nel 1796, la cappella fu terminata. Inoltre, il Capitano Jeronimo
Machado donò la grande immagine di San Francesco portata dal Portogallo. In
quell'epoca era adorata in Canindé un'immagine chiamata Sao
Francisquinho, che ancora oggi è portata solennemente nella processione del
4 ottobre .
All'inizio del secolo XIX, i grandi
pellegrinaggi e feste in onore di San Francisco già erano tradizione,
favorendo lo sviluppo della città . A causa dell'importanza del culto, il
30 ottobre 1817, il Re D.Joao VI elevò la vecchia cappella alla categoria di
chiesa madre.
1818 - Da paese a città
Nel 1818, Canindé era stata elevata
alla categoria di città , quando anche il suo territorio fu regolato ai
margini del fiume.
1914 - Da città a distretto
municipale
Legge n. 1.190, del 5 agosto
1914.
2006 - Canindé oggi
E' notorio che la storia di Canindé è
collegata intrinsecamente al pellegrinaggio in onore del patrono San Francesco.
La città andò crescendo intorno alla chiesa, nella misura in cui il culto
si diffuse, attirando migliaia di devoti da altre aree.
Ora, la Festa di San Francesco, uno
dei più importanti eventi del calendario religioso del Nordeste, ha luogo nella
Piazza del Pellegrino, un anfiteatro gigantesco, con la capacità di 110 mila
persone.
Una comunità vive al confine di Canindé col distretto municipale di Aratura e ha condotto una lunga lotta per essere riconosciuta dalle autorità come discendente dalla tribù degli indios Canindés.
Nel 1738, al prete Ezequiel Gameiro
fu affidato l'incarico di catechizzare 30 coppie di Indios Genipapos e 40 coppie
di Indios Canindés, abitanti nella Serra do Uruque nel Rio Chorò. La
comunità che richiede il riconoscimento sarebbe discendente dai membri di
questa missione.
Altre date
1775 - Francisco Xavier di Medeiros
comincia, al margine di Rio Canindé, la costruzione della Chiesa di San
Francisco di Chagas.
1846 - L'Ordinanza 365, del 29 luglio
eleva alla categoria di Città la popolazione di Canindé.
1898 - D. Joaquim José Vieira, primo
prete di Canindé affida ai Cappuccini la Parrocchia e il Santuario di Sao
Francisco.
1914 - Canindé è elevata alla
categoria di città .
1925 - La santa Sede eleva il
Santuario di San Francesco alla dignità di BASILICA.
4 ottobre 2005 - Inaugurazione della
Statua di San Francesco, con la presenza dell'Arcivescovo di Fortaleza e del
Governatore dello Stato. .
Feste Religiose \Video
Cammino di Assisi a Canindé \ Foto
Basilica Di San Francesco Delle Stimatte \2016